Giancarlo Trapanese: “Occorrono idee nuove per la comunicazione”

Giancarlo Trapanese: “Occorrono idee nuove per la comunicazione”
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“Occorrono idee nuove per la comunicazione” dice lo scrittore-giornalista. E nel suo ultimo libro, ha anticipato la scoperta delle onde gravitazionali.

San Benedetto del Tronto, 2016-02-18 – Giancarlo Trapanese è attualmente impegnato con la presentazione del suo ultimo e decimo libro, “Chi mi ha ucciso?”. Trapanese è scrittore e giornalista, vice capo redattore della sede Rai per le Marche ed è stato professore di Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo e di Laboratorio di Comunicazione scritta presso Scienza della Comunicazione – Università di Macerata. Attualmente risiede a Numana e ad Ancona. In Rai ha collaborato con le più importanti trasmissioni sportive: La Domenica sportiva (di Tito Stagno), Novantesimo Minuto, Tutto il calcio minuto per minuto, Domenica stadio, Domenica sprint, L’Una italiana ( con Umberto Broccoli). Appassionato di psicologia e di counseling, ama approfondire e studiare le trasformazioni in corso dei rapporti affettivi e di coppia. Ha ricevuto numerosi premi letterari e giornalistici, ed ha pubblicato dieci libri. Oltre all’ultimo, “Chi mi ha ucciso?” (Italic-Pequod editore) attualmente in presentazione, ricordiamo tra gli altri: “La giusta scelta” (Italic-Pequod editore); “Madre vendetta – Storia di un perdono impossibile” (Vallecchi editore); “Ascoltami” (PeQuod Edizioni).Data la sua grande esperienza e professionalità nel mondo della comunicazione, gli chiedo:

“Giancarlo, cosa è cambiato nella comunicazione televisiva negli ultimi anni? Credi che sia cambiato il punto di vista del pubblico, o maggiormente il modo di fare telegiornalismo?”

“Dovrebbe essere cambiato molto ma in realtà è ancora cambiato poco. Mi spiego: secondo me ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale nel modo di comunicare; credo che giornali, radio e televisione siano in forte ritardo sotto questo aspetto. Persino i canali allnews (che da noi sono ancora una novità e che in America stanno segnando il passo da anni) non sembrano essere adeguati. Credo che occorrano idee nuove, in modo da affiancare le proposte tradizionali (che non vanno ancora pensionate) ad altre in grado di catturare e coinvolgere un pubblico diverso. Non è una novità che la televisione ancor più che la radio ha perso il suo appeal nei confronti dei giovani e giovanissimi”

“Pensi che oggi succedano più delitti e catastrofi di ieri, o in realtà la differenza è che oggi se ne parla di più? E le Marche sono ancora una regione relativamente tranquilla?”

“Ho avuto modo di fare recentemente una lunga intervista con il Procuratore Capo Macrì sull’argomento. Anche lui è del parere che il tessuto sociale marchigiano si stia deteriorando sia per la globalizzazione della delinquenza sia per una serie di motivazioni sociali. L’inadeguatezza delle leggi, l’assoluta mancanza della certezza della pena, sono cose evidenti a tutti. Una telefonata intercettata dalla polizia che teneva sotto controllo un rapinatore dell’est conferma questa sensazione. Rivolgendosi a colleghi li esortava a venire in Italia “dove è più facile colpire e se ti prendono dopo poco sei fuori e non ti succede niente”. Quindi è indiscutibile che al di là delle statistiche più o meno oculate, ci sono più reati e reati oltretutto più gravi e conseguentemente… se ne parla anche molto di più.”

“I tuoi libri, le tue creature. Quale è il sentimento che vuoi maggiormente diffondere con le tue opere?”

“C’è un filo conduttore unico di tutti e nove i miei primi libri (il decimo è altro argomento): è l’amore e la difficoltà a capirlo ed esprimerlo. Amore inteso in senso lato, quello di cui oggi abbiamo bisogno assolutamente per recuperare un’etica del vivere, un concetto di donazione al posto dell’acquisizione (soldi, potere, fama, etc) che in pratica oggi governa gran parte dei nostri rapporti. Persino affettivi: in una coppia che si ama, spesso… si ama per ottenere e non per dare. Questa anche la spiegazione di tanti delitti di tanti femminicidi. E’ amore condizionato, amore teso a prendere ad avere e non a dare. Non è la felicità dell’altro o dell’altra che sta a cuore, ma in realtà la propria. Nella dedica dell’ultimo romanzo “Omnia vincit amore”, una frase di Virgilio, è la sintesi del mio pensiero e di ciò che cerco di sostenere e spiegare nei miei romanzi e nei miei racconti”

“Il tuo ultimo libro è decisamente originale. Cosa ti ha ispirato?”

“Per Chi mi ha ucciso? la storia è davvero strana e clamorosamente attuale. Dopo aver visto “Intestellar” che trattava di un tema a me caro (fisica quantistica e teoria della relatività), mi era venuto in mente di scrivere un racconto un po’ metafisico, con personaggi coinvolti con i loro contrastanti sentimenti in una dimensione senza tempo. Il racconto è diventato enorme. Mi sono trovato a scrivere un libro “giallo” senza avere preventivamente fissato trama e conclusione e ne è emerso un libro senza dubbio originale, che sta andando davvero molto bene; oltretutto ora è incredibilmente attuale dopo la recente scoperta sulle onde gravitazionali. Una scoperta che rende plausibile persino la fantasia che ho avuto nello scrivere questo libro…”

Giancarlo Trapanese, "Chi mi ha ucciso?"
Giancarlo Trapanese, “Chi mi ha ucciso?”
Giancarlo Trapanese, "Chi mi ha ucciso?"
Giancarlo Trapanese, “Chi mi ha ucciso?”

 

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