Intervista con Bruno Bozzetto: Il mondo è un monolocale

Intervista con Bruno Bozzetto: Il mondo è un monolocale
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Verrà presentato al Festival di Venezia il documentario “Bozzetto non troppo” , di Marco Bonfanti, un ampio ritratto del grande artista dell’animazione italiana, Bruno Bozzetto.

Il documentario è prodotto da Zagora e Istituto Luce Cinecittà con Sky Arte HD.

Bruno Bozzetto per me è un carissimo amico, ma è soprattutto una persona straordinaria piena di senso dell’umorismo e di curiosità, piena di senso di poesia, come solo i grandi artisti possono essere. Ci facciamo una bellissima chiacchierata oltre che una intervista.

Milandri - Bozzetto
Milandri – Bozzetto

 

Bruno Bozzetto ride quando gli chiedo del documentario:

“Guarda, è ancora quasi top secret. Posso solo dire che sono contento e fortunato: di solito i documentari si fanno alla memoria e invece eccomi, io sono ancora vivo”.

Che progetti hai tra presente e futuro?

“Ho tantissime idee, e alcuni progetti, ma preferisco dire che non ho progetti. Tanto entusiasmo, sempre, ma poi è sempre difficile trovare chi finanzia, allora tanto vale non parlarne troppo. Diventa un dispendio di energie. E’ difficile oggi fare progetti di animazione, i produttori spendono i soldi solo se vanno a colpo sicuro, magari con la edizione animata di un film record di incassi. Sul mercato italiano a livello di film di animazione preferiscono comprare qualcosa di già fatto magari dall’America, queste grandi produzioni, piuttosto che investire su qualcosa di nuovo. Si fanno poche cose nuove, ci vuole coraggio e bisogna investire.

La Rai fa produzione di film di animazione, maggiormente per la divulgazione. Ho fatto tanto lavoro con Piero Angela. Nel mio studio facciamo animazione anche per le scuole e le università. In Italia, nella produzione di spot televisivi usano maggiormente gli attori che non “personaggi animati”, anche se ha dei costi più accessibili. Fuori dall’Italia invece c’è un ritorno alla animazione. Poi ci sono produzioni miste tipo Avatar, che è una via di mezzo: attori trasformati in animazione. Ah, aggiungo una cosa: finora ha prevalso sempre la tendenza a descrivere un film di animazione come “animazione” e basta, senza specificare se western, o commedia o altro. Pare che finalmente questa tendenza stia cambiando”.

Magari dimmi un tuo sogno nel cassetto

Bruno ride ancora, di una allegria disarmante: ” Questo è facile: una settimana alle Maldive in tutto relax”.

Al momento impazza sul web la tua pecora, una pecora vera ma che ritrai in foto e vignette come un essere umanizzato e intelligente. E’ ormai una diva. Ma vive con te?

“Sì, la mia pecora è famosa e mi diverto a farne le vignette. Abita qua sotto casa”.

In questo attuale contesto storico, questo periodo non troppo positivo in cui stiamo vivendo, cosa ti colpisce maggiormente?

“Mi piace interessarmi al mondo, a cosa succede attorno a me, ai cambiamenti, sono curioso di tutto. In particolare mi interessano le emozioni che muovono le folle, e mi piacerebbe sempre riportarle come contenuto nelle mie opere di animazione. Cosa mi colpisce maggiormente? La tecnologia , con internet il mondo è diventato un monolocale , gli spazi si sono ristretti, sul web le distanze sono brevissime: dopo appena 5 minuti sai cosa è successo in Giappone o negli Stati Uniti. Tutto è troppo vicino. Oltretutto si da più spazio alle brutte notizie, questo crea ansia e una percezione distorta della realtà. E’ come per gli immigrati in Italia , certa gente pensa che siano oramai il 60% della popolazione, ma non è così. Saremo poco sopra il 10% . Questi dati sbagliati creano una preoccupazione eccessiva, e rendono il mondo ancora peggiore.

Poi mi colpisce, ma non in senso positivo, il fatto che questi giovani di oggi si ritrovano in gruppi, al bar o al ristorante, e stanno tutti davanti ai cellulari invece di guardarsi in faccia. Dove è la comunicazione da un punto di vista umano? Dove sono le emozioni? In Giappone ora c’è una nuova moda: mettono un cestino al centro del tavolo, e ognuno deve mettere il suo cellulare dentro. Chi per primo prende il cellulare, per guardare i messaggi o altro, deve pagare il conto”.

Se potessi scegliere un contesto storico dove secondo te si viveva meglio, quale sceglieresti?

Le emozioni migliori si sono vissute dopo la guerra: tanta speranza, voglia di ricostruire, di fare meglio, di ricominciare. Era come nel Sabato del Villaggio di Leopardi, l’aspettativa della domenica, il pregustare la gioia prima di viverla. Quando è domenica, è tutto finito: il giorno dopo è già lunedì”.

Cosa dici Bruno, proponiamo il lunedexit? La uscita dal lunedì?

Bruno Bozzetto sorride.

L’ultima domanda. Facendo riferimento ai tuoi famosi personaggi, tu sei Vip o MiniVip?

“Assolutamente Minivip. Perchè ho ancora spazio per crescere, per migliorare, per imparare. ”

 

 Bozzetto
Bozzetto

Vi propongo qui sotto una biografia di Bruno bozzetto, ed ecco il link al suo famosissimo e gustosissimo “Europa&Italia”

Biografia di Bruno Bozzetto tratta da www.biografieonline.it ; www.wikipedia.org

Nato a Milano il 3 marzo 1938, Bruno Bozzetto  è un animatore, disegnatore e regista italiano. Bruno Bozzetto ha così sintetizzato la propria arte: “L’idea è fondamentale, nasce tutto dall’idea (…) La frase più bella che ricordo nella mia vita l’ha detta un bambino quando parlava di un disegno: ‘Che cos’è un disegno? E’ un’idea con intorno una linea’. E’ bellissimo, questa è tutta la mia vita”. Autore di alcuni lungometraggi animati e numerosi cortometraggi, molti dei quali vedono come protagonista il suo Signor Rossi, simbolo del cittadino italiano medio alle prese con il malcostume della propria società. Bruno Bozzetto dimostra presto una grande passione per il disegno e il cinema. Il risultato di queste due tendenze sfocia naturalmente nel disegno animato. Effettua i suoi primi esperimenti come socio del Cine Club Milano e a vent’anni, nel 1958, realizza “Tapum! La storia delle armi”, il suo primo cortometraggio d’animazione, che viene proiettato al Festival di Cannes e lo impone all’attenzione del pubblico e della critica.

Nel 1960 nasce la Bruno Bozzetto Film e da quel momento l’attività di Bozzetto si sdoppierà su due canali, della pubblicità e dei film a soggetto. Proprio il 1960 diventa davvero famoso, creando il Signor Rossi, un personaggio che incarna un comune cittadino italiano di mezz’età. Il Signor Rossi diviene protagonista di una lunga serie di cortometraggi e tre lungometraggi realizzati a partire dagli anni Sessanta. Il primo di questi, prodotto nel 1960, è il cortometraggio Un Oscar per il signor Rossi. Il primo lungometraggio è invece Il Signor Rossi cerca la felicità.Il piccolo Sig. Rossi incarna l’uomo medio in tutti i sensi e in cui gli stessi spettatori dimostrano di riconoscersi, grazie alla sua normalità e alle sue doti non certo da supereroe.

Se si getta uno sguardo alla situazione del cinema di animazione negli anni in cui Bozzetto raccoglie il suo successo, ci si rende presto conto che il panorama non era affatto roseo, almeno per l’Italia. Andando quindi contro un certo clima stagnante, fra i cartoonist di un certo livello è il solo ad avere il coraggio di produrre e realizzare tre lungometraggi come “West and Soda” nel 1965, “Vip, mio fratello superuomo” nel 1968 e “Allegro non troppo” nel 1977, risposta al film Fantasia di Walt Disney. Gli intermezzi tra un’esecuzione e l’altra sono girati dal vero, con Maurizio Nichetti come protagonista. Negli stessi anni vengono realizzati alcuni filmati pubblicitari per Carosello.

Negli anni Settanta Bozzetto crea alcune strisce a colori incentrate sulle nuove avventure del Signor Rossi (Il Signor Rossi e le donne), ma anche di Vip mio fratello superuomo e West & Soda , pubblicate su Il Corriere dei Piccoli. Pubblica i libri a fumetti Mille piccoli cretini, Gli abominevoli sciatori e Ventun Din fotoamatore.

Il coraggio viene premiato, e gli esperti si inchinano di fronte al suo fresco e trascinante talento: riceve, come prova tangibile di questa stima, premi e riconoscimenti dai festival di tutto il mondo. Si dedica successivamente alla realizzazione di cortometraggi dal vero. Prodotti in questi anni sono: Oppio per oppio, La cabina e la serie Sandwich. Segue verso la fine degli anni Ottanta il primo lungometraggio dal vero Sotto il ristorante cinese (1987) con Nancy Brilli, Amanda Sandrelli e Bernard Blier.

I suoi cortometraggi sono venduti e distribuiti in tutto il mondo dalla “Italtoons” di Giuliana Nicodemi, per molti anni sua collaboratrice e ora residente a New York. Tra i vari cortometraggi realizzati: Mister Tao vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1990, e Cavallette, nominato al Premio Oscar nel 1991.

Bozzetto ha operato anche nel campo della divulgazione scientifica, realizzando con Piero Angela circa 100 filmati inseriti nella rubrica televisiva Quark (1981-1988). Nell’anno 1995 lo Studio partecipa al progetto What a Cartoon! di Hanna-Barbera, producendo per la trasmissione statunitense il cortometraggio Help!.

Dalla fine degli anni Novanta Bozzetto è impegnato nella realizzazione di animazioni al computer tramite l’uso di Adobe Flash. Con questa tecnica ha prodotto una quindicina di cortometraggi tra i quali: Yes&No, Storia del mondo per chi ha fretta, To bit or not to bit,Adam, Life, Neuro, Olympics e Otto in 17. Il più noto è forse Europa&Italia, che descrive in modo semplice e sarcastico alcuni stereotipi della società italiana.

Bruno Bozzetto è ideatore della serie TV La famiglia spaghetti prodotta dalla RAI (2003) e realizzata presso The Animation Band con la regia di Giuseppe Laganà.

Dal 2000 in poi collabora con la Provincia di Bergamo per la produzione di cortometraggi educativi, come Armi su strada (2008), cortometraggio che tratta il tema degli incidenti stradali. Realizza inoltre la serie Bruno the great, prodotta da Disney Channel.

Bozzetto è a capo dello Studio di produzione Bozzetto&Co.

Nel 2007 l’Università di Bergamo conferisce a Bruno Bozzetto la Laurea honoris causa in “Teoria, Tecniche e Gestione delle Arti e dello Spettacolo”. Un anno dopo l’autore riceve il Premio De Sica alla carriera.

Il 9 novembre 2013, a Quinto Vercellese riceve il Premio Internazionale Poesia Civile Città di Vercelli – L’Occhio insonne, con il poeta lussemburghese Lambert Schlechter. Bozzetto è il primo cineasta a ricevere tale riconoscimento solitamente dedicato a poeti e scrittori di carta stampata, grazie a “la poeticità e ai temi di alto impegno civile, pacifista ed ecologico, di cui le sue opere su pellicola a disegno animato sono intrise e che hanno reso grande l’Italia a livello internazionale”.

Dal 21 novembre 2013 fino al 7 aprile 2014, il Walt Disney Family Museum di San Francisco gli tributa un riconoscimento per i suoi lavori nel campo dell’animazione dedicandogli una mostra retrospettiva dal titolo Animation, Maestro!.

Nel 2014, più precisamente il 27 novembre, ritira il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2014, dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), all’interno del 32° Torino Film Festival.

 

Biografia di Raffaella Milandri 

Raffaella MilandriScrittrice, fotografa umanitaria e viaggiatrice in solitaria . Attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è membro adottivo della tribù Crow, in Montana. Presidente della Omnibus Omnes Onlus. Titolare alla Europrinters Consulting. Membro del Lions Club Ascoli Host. Redattore a Il Mascalzone. Attualmente iscritta alla Facoltà di Scienze Sociali alla Unicam di Camerino.

Dice Raffaella Milandri : “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”. Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Dice di sè: “Amo le persone semplici, e sono fiera di essere una di loro”.

La Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze, e diffondendo filmati, libri e interviste su media e social network. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche in Italia, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. I suoi viaggi in diretta su Facebook sono un evento mediatico molto seguito. Il gruppo Tabula Osca ha dedicato un pezzo al suo impegno umanitario https://youtu.be/18ePxizn7ug . Una sua intervista sui popoli indigeni è stata pubblicata sul sito dell’ONU http://www.unric.org/it/attualita/30454-raffaella-milandri-la-situazione-dei-popoli-indigeni-oggi .

Tra le mete dei suoi viaggi, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari,

il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa.

Libri pubblicati

Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella Foresta, Polaris 2011.

Booktrailer https://youtu.be/5sHZgaTRPOY

La mia Tribù.Storie autentiche di Indiani d’America, Polaris 2013.

Booktrailer https://youtu.be/5xtIuTYxCWA

In India. Cronache per veri viaggiatori, Ponte Sisto 2014.

Booktrailer https://youtu.be/KH3J-NNJRXY

 

Email raffaellamilandri@gmail.com

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Twitter @RaffaellaMiland

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