Nel paese degli uccelletti, dal 18 al 20 gennaio, grande festa d’inverno dedicata al culto del santo protettore degli animali tra canti, balli e specialità della gastronomia locale
CERMIGNANO – Dal 18 al 20 gennaio ritorna a Cermignano la grande festa d’inverno de “Lu Sand’Andonje“, dedicata al culto di uno dei santi più amati d’Abruzzo, Sant’Antonio Abate. Una tradizione che si rinnova da 25 anni con la ricerca culturale dei canti di questua e dei riti legati al culto del santo protettore degli animali e dei contadini: gruppi folkloristici itineranti, musici e teatranti rievocheranno nella tre-giorni le tentazioni dell’Eremita con canti, balli, allegria e gastronomia per le vie del borgo a partire dalle ore 18. A completare il programma la mostra dei caratteristici carri dipinti recanti l’effige del santo, la mostra fotografica allestita in Sala Consiliare e i dolci della tradizione, “Li cillitte”, che si potranno degustare accompagnati da vino cotto e vin brulé.
L’evento è promosso dall’Associazione culturale ““Lu Sand’Andonje” con il patrocinio del Comune di Cermignano
“Una manifestazione di grandissima partecipazione popolare – afferma il sindaco di Cermignano, Santino Di Valerio –. Da venerdì a domenica, dalle ore 18, il borgo di Cermignano, paese degli uccelletti, sarà allietato da questa manifestazione diffusa, ricca di tradizioni, gastronomia e allegria”.
“Si perdono nella notte dei tempi – spiega il presidente dell’associazione ““Lu Sand’Andonje”, Benito De Angelis, – i contenuti e i valori simbolici dei canti di questua legati al culto di Sant’Antonio. La manifestazione vuole conservare proprio la traccia e il valore di questa importante tradizione, coinvolgendo gli spettatori che diventano parte attiva dell’evento, e valorizzare la filiera artigianale di produzione degli uccelletti di Sant’Antonio”.
Nella tre-giorni saranno proposti menù a base dei prodotti tipici della locale tradizione contadina. Stand al coperto per tutto il fine settimana dalle ore 18 alle 2 del mattino.