San Benedetto del Tronto – Difendere l’esistente assistenziale significa difendere le basi per una riprogrammazione sanitaria. Quella programmazione sanitaria che i cittadini del Piceno meritano in termini di risposte efficaci. Ceriscioli e la sua maggioranza non può comportarsi da opposizione interna e maggioranza come matrigna che penalizza il Piceno. Perciò la stessa metta a disposizione risorse dove necessitano, dove la domanda dei cittadini è oggettivabile dai numeri e dalla qualità erogata. La pediatria di San Benedetto del Tronto nel 2018 ha gestito con 12 infermieri e 5 medici circa 800 nascite e oltre 1000 accessi in pronto soccorso.
Naturalmente la carenza dei posti letto nella pediatria di San Benedetto si fa sentire per cui saranno sicuramente gli utenti a subire il disagio degli spostamenti. La pediatria di Ascoli gestisce circa 550 nascite con 24 infermiere e 7 medici. La pediatria di Ascoli differisce con quella di San Benedetto anche per organizzazione, dove in quella di Ascoli il personale infermieristico è distintamente assegnato tra pediatria e patologia neonatale mentre a San Benedetto ruota tra la pediatria e la patologia neonatale. Quale è l’organizzazione pilota ( HUB) da uniformare???
La 1554 del novembre 2018 afferma che tutti i punti nascita sono di 1 livello eccetto Ancona che è di secondo livello.
Pertanto invitiamo la Regione Marche ad incrementare presso la pediatria di San Benedetto, medici, infermieri, os, posti letto pediatrici e di patologia neonatale. Diversamente l’obiettivo sarà quello di voler smantellare la pediatria e la patologia neonatale. Diversamente occorrerà mobilitare cittadini in piazza per alzare la nostra voce che meglio ancora faremo sentire alle prossime regionali
Orgoglio Civico