Civitanova Marche, 16 marzo 2019 – I valori medi non destano preoccupazione, ma attenzione ad alcuni picchi
Legambiente Marche: “L’enorme partecipazione al Global Strike di ieri è il segnale che dobbiamo cambiare la situazione insieme. Istituzioni mostrino coraggio”
Il monitoraggio della qualità dell’aria nella città di Civitanova Marche (Macerata), con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.
È quanto realizzato dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare in questi giorni di sosta alla stazione di Civitanova. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria – realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista da Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche, Simone Nuglio, portavoce del Treno Verde, Fausto Del Rosso, direttore di Trenitalia Marche e Massimo Marcheggiani dirigente di Arpa Marche.
L’obiettivo di Legambiente è quello di valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. Per questo, il 23 gennaio scorso è stato realizzato un monitoraggio in 5 punti “sensibili” della città adriatica, scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. In questi punti sono state fatte misurazioni delle polveri sottili della durata di un’ora. Ogni giorno, infatti, i cittadini si devono muovere tra traffico, ingorghi, soste selvagge, esponendosi a una situazione ormai non più sostenibile.
I valori registrati di polveri sottili (Pm10) registrati a Civitanova variano tra 25,1 e 45,6 microgrammi/mc (come media oraria). I punti monitorati sono la rotonda nei pressi di Via Marone (media oraria di 42,7µg/mc), il liceo Da Vinci(media oraria di 25,1 µg/mc), piazza XX settembre (31,7 µg/mc), il lungomare vicino al parco pubblico (29,2 µg/mc) e Viale Vittorio Veneto (45,6 µg/mc).
Tutti i valori medi non destano preoccupazione, mentre bisognerebbe porre maggiore attenzione ad alcuni picchi registrati durante l’ora di monitoraggio in alcuni punti. Questi picchi, seppur di pochi minuti, incidono sulla salute e sulla qualità della vita delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico.
Il picco più elevato si è registrato presso la rotonda di Via Marone dove alle 11:59 si è raggiunto il valore di 155 µg/mc. Questa rotonda è molto trafficata perché si trova sulla strada statale 16 adriatica ed è anche una zona ricca di attività e pedoni. In Viale Vittorio Veneto, invece, il picco più elevato si è riscontrato alle 20:22 con 52 µg/mc, mentre in Piazza XX Settembre, il valore massimo registrato è stato alle 15:50 con 43 µg/mc. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata, anche se solamente per pochi minuti.
“Nonostante i dati su Civitanova Marche non siano particolarmente allarmanti, non possiamo permetterci di abbassare la guardia – ha dichiarato Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – e l’enorme partecipazione di ieri al Global Strike for Future ne è un chiaro segnale. È nostro dovere cambiare e migliorare la situazione per contrastare i mutamenti climatici in corso e andare verso un modello di mobilità diverso e innovativo. Chiediamo quindi alle Istituzioni e alle amministrazioni locali di avere più coraggio e di accompagnarci in questo importante cambiamento con maggiori investimenti sulla mobilità collettiva, a partire da quella per i pendolari, in particolare sull’intermodalità treno-bicicletta. Senza dimenticare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, maggiori incentivi alle auto ibride e investimenti mirati ad un maggiore sviluppo degli spazi verdi urbani”.
“Con Volontari per Natura cerchiamo di sensibilizzare i cittadini, che sono i veri protagonisti delle nostre comunità – ha affermato nel corso della conferenza stampa Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche – il monitoraggio è utile anche per rafforzare il sodalizio tra cittadini e istituzioni. Teniamo molto a questa sinergia, perché ognuno deve fare di più, non possiamo accontentarci. Anche l’inquinamento atmosferico è direttamente responsabile del cambiamento climatico, e il cambiamento climatico è oggi”.
Legambiente anche quest’anno staziona sui binari della Penisola con il Treno Verde per sensibilizzare e fare informazione proprio sui temi della mobilità sostenibile e dei cambiamenti climatici, utilizzando, tra l’altro, anche i flash mob-ility per lanciare il messaggio “no allo smog!” tramite l’enorme striscione apparso in tutte le città toccate dal treno, come accaduto anche ieri in piazza XX Settembre a Civitanova, in occasione della mobilitazione mondiale Global Strike for Future.
Dopo la tappa marchigiana, il viaggio del Treno Verde prosegue verso Rimini. A bordo ci saranno come sempre le migliori esperienze italiane impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, come il consorzio Ecopneus, partner principale del Treno Verde; i partner sostenitori Enel X e Ricrea; i partner Bosch, Iterchimica, Montello, Valorizza (brand di Sma e Gemmlab); i partner tecnici Con.Tec, Ecoplus, 100% Campania – Formaperta e come le esperienze dei partner start up Lime e Movecoin. Media partner del tour del convoglio ambientalista sono la Nuova Ecologia e QualEnergia. Gli allestimenti delle carrozze sono stati curati, invece, dall’Accademia delle Arti e nuove tecnologiedi Roma.