Bisogna passare dall’emergenza a procedure subito applicabili
Quasi trecento persone ieri alla
Giornata per la trasparenza organizzata dall’Università di Macerata.
Macerata, 2019-04-05 – Quasi trecento persone ieri alla Giornata per la trasparenza organizzata dall’Università di Macerata, segno di quanto sia richiesta un’adeguata formazione e informazione su un settore molto complesso che interessa non solo le pubbliche amministrazioni, ma la vita quotidiana di migliaia di persone. Per questo l’Ateneo ha reso fisso questo appuntamento annuale, dedicando l’ultima edizione a un tema di forte attualità, ossia la ricostruzione post sisma, che ha lasciato tante ferite ancora drammaticamente aperte nel cuore dell’Appennino centrale.
E’ stata spiegata la macchina organizzativa della ricostruzione, che deve far fronte alla trasparenza e all’attribuzione sicura degli appalti, riutilizzando piattaforme informatiche come quella dell’Expo, ma riadattandola a una situazione del tutto nuova e specifica, fronteggiando difficoltà oggettive e nuove che allungano i tempi: i continui cambi della normativa in corso d’opera, che costringono a rivedere le procedure; l’ampiezza di un cratere frammentato in tanti Comuni anche di piccolissime dimensioni, spesso senza personale tecnico adatto e neanche la sede; la difficoltà di mantenere correttamente informate le persone interessate che non hanno accesso immediato ai sistemi tecnologici, come gli anziani. In particolare, è stato detto che bisogna trasformare l’emergenza in una serie di protocolli di immediata applicazione per poter fronteggiare in modo più efficiente scenari che possono ripresentarsi in futuro, in un’Italia dal territorio a forte rischio sismico.
Partendo dal Piano Nazionale anticorruzione 2018, illustrato da Stefano Villamena, docente di diritto amministrativo di Unimc, sono stati passati in rassegna alcuni degli aspetti più peculiari dell’argomento, come il ruolo del responsabile della prevenzione, la trasparenza come strumento di prevenzione della corruzione e gli istituti specifici dell’anticorruzione. Introdotti dal Dipartimento di GiurisprudenzaStefano Pollastrelli e coordinati dal professor Francesco De Leonardis, sono intervenuti Giammarco Sigismondi della Cattolica di Milano, Benedetto Ponti dell’Università di Perugia, AndreaCrocioni, ingegnere capo dell’ufficio speciale ricostruzione della Regione Marche, il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi insieme ai ocenti Fulvio Costantino e Roberto Acquaroli, AlessandroBerrettini dell’Università di Camerino.