Ecco perchè il libro ribelle della Milandri ha vinto a Grottammare
Grottammare – Dopo il quarto posto ottenuto al Premio Letterario Internazionale di Cattolica, Raffaella Milandri ha ottenuto al Premio della Città di Grottammare la vittoria, con il primo posto nella sezione narrativa/saggistica edita. Un prestigioso riconoscimento per la autrice, sambenedettese di adozione e di origini romagnole, e per il suo libro “Liberi di non comprare. Un invito alla rivoluzione”. Alla presidenza della giuria del Premio Città di Grottammare, organizzato da Pelasgo 968, il famoso critico letterario Filippo La Porta, che si è espresso in questi termini: “La vera funzione del libro è avere una forte motivazione morale e conoscitiva, proprio come il libro della Milandri, che ha inoltre una composizione peculiare: è romanzo, è autobiografia, è saggio”.
Commenta la Milandri: “Con questo libro sono andata un pò contro il parere di tutti: della casa editrice, che non sapeva inquadrare in una collana tematica la mia ultima opera; e contro l’editor, che si è trovato davanti una composizione inusuale e innovativa, ma che poi la ha elogiata come ‘opera trasversale’. Ero determinata ad andare avanti, facendomi forte con l’editore del successo dei miei libri precedenti, e soprattutto perchè convintissima del messaggio contenuto in “Liberi di non Comprare”: tornare ad essere una società di persone e non solo di consumatori. Il consumismo è il demone dei nostri tempi: crea solitudine, discriminazione sociale, inquinamento, rifiuti e sfruttamento del lavoro minorile nei Paesi in via di sviluppo”. La Milandri afferma che ha partecipato a concorsi letterari per la prima volta, spinta proprio dalla necessità di divulgare i contenuti del libro: “Qualcuno lo ha definito ‘uno schiaffo’ al lettore, e questo è un grande complimento. Sono onorata che Filippo La Porta abbia sottolineato la funzione morale del mio libro: è andato dritto al cuore della mia opera”. La Milandri ha appena finito il suo sesto libro, sul quale c’è ancora top secret, mentre sta iniziando adesso a scrivere il settimo, sui Nativi Americani: “Sarà un libro unico nel suo genere”, preannuncia la autrice.