L’indignazione di Urbinati sulla bocciatura dell’Asur all’ex Direttore dell’Av5 Capocasa

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Giulietta Capocasa

L’ASUR MARCHE “BOCCIA” L’EX DIRETTRICE DELL’AREA VASTA 5 GIULIETTA CAPOCASA

Assunzioni di medici ed infermieri ed evitato l’accorpamento dei reparti, ma budget sforato per 3 milioni, valutazione negativa per dirigente

Urbinati: «Una decisione che mi indigna. Paradossale che far crescere i servizi per la cittadinanza e garantire diritti ai lavoratori diventi una nota di demerito»

ANCONA, 10 GIUGNO 2019 – L’Asur “boccia” l’ex direttrice dell’Area Vasta 5, Giulietta Capocasa. L’ex dirigente della sanità marchigiana ha ricevuto una valutazione negativa da parte dell’Asur Marche per aver evitato l’accorpamento estivo dei reparti degli ospedali di Ascoli Piceno “Mazzoni” e di San Benedetto del Tronto “Madonna del Soccorso” e per aver assunto personale, nelle gestioni dell’azienda sanitaria picena 2016-2017-2018, sforando però di 3 milioni il budget. «Sono indignato per questa sceltaafferma il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati . Voglio sottolineare che nel periodo di direzione firmato Capocasa, l’Area Vasta 5 ha assunto 150 persone, personale medico ed infermieristico che è servito ad eliminare quegli odiosi e vergognosi accorpamenti dei reparti nel periodo estivo, divenuti una prassi fino al 2015. E soprattutto si è investito in posti letto aggiuntivi, in particolare al presidio ospedaliero di San Benedetto, che hanno fatto crescere le prestazioni in entrambi i due ospedali del Piceno. È a dir poco paradossale che crescere e rispondere alle esigenze dei cittadini piceni diventi un problema per l’Asur che penalizza i dirigenti regionali che migliorano i servizi sanitari. Visto che l’Asur si è dimostrata così “severa”, chiederò spiegazioni molto dettagliate sugli obiettivi che l’azienda sanitaria regionale avrebbe dovuto raggiungere negli anni passati».

Urbinati puntualizza ancora rispetto alla penalizzazione assegnata alla dottoressa Capocasa: «Lo sforamento del budget, aggiungo contenuto rispetto al suo ammontare complessivo, è servito a recuperare il gap che l’Area Vasta 5 aveva rispetto alle altre aree vaste marchigiane e soprattutto rispetto alle aziende ospedaliere. Non capisco perché alle aziende ospedaliere ed all’Asur può essere consentito un certo sforamento ed all’Area Vasta 5 no. Voglio inoltre ricordareaggiunge ancora Urbinati che il periodo di riferimento è il periodo in cui c’è stata la grande tragedia del terremoto durante la quale la dottoressa Capocasa e tutto il personale dell’Area Vasta 5 ha dato supporto, con grandissima professionalità, a più di 20mila persone che si sono trovate da un giorno all’altro sfollate nelle strutture ricettive della costa picena. Pur in un momento così delicato non vi è stata alcuna protesta sull’operato di medici ed infermieri dell’Area Vasta 5 da parte dei terremotati e dei cittadini in genere, tant’è che tutto il personale ha ricevuto all’ospedale Mazzoni l’elogio ed il ringraziamento da parte del nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il lavoro svolto. La valutazione negativa ricevuta dalla dottoressa Capocasaconclude Urbinatiè un brutto segnale dato a tutti i professionisti che lavorano nel sistema sanitario pubblico, ma anche a tutti i cittadini. Tanto più che ancora non mi spiego, nonostante abbia instaurato un ottimo rapporto di stima reciproca con il nuovo direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, che sta portando avanti un ottimo lavoro, la mancata riconferma alla guida dell’azienda di Giulietta Capocasa, unico direttore non riconfermato di tutte le aree vaste delle Marche».

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